Nell’ottobre-novembre 2011, Giovanni Zilioli, insieme a Piera e Michele, si avventura sui sentieri del Dolpo, una delle più isolate, selvagge e incontaminate regioni himalayane, nel nord-ovest del Nepal. Il Dolpo è abitato da poche centinaia di persone di etnia tibetana, con soli due-tre villaggi e poche case sparse in un vasto e spopolato territorio, attraversato, come secoli fa, da lente carovane di yak, da belanti greggi di capre e da rari escursionisti. In Dolpo non esistono strade, non ci sono motori, ma solo sentieri impervi e assai impegnativi, che salgono ripidi e spesso incerti a superare valichi oltre i 5000 metri, passando dall’una all’altra delle tante vallate, dove sporadiche sono le tracce dell’umano, e la Natura rimane l’unica incontrastata e potente presenza di vita. Ci si può muovere solo camminando o cavalcando a dorso di mulo o cavallo, il che rende il trekking un’avventura esclusiva e faticosa, fatica ampiamente ripagata dall’incredibile maestosità dei panorami e dalla selvatica purezza degli ambienti. Con il suo racconto, Zilioli ci porta con sé, a percorrere quei misteriosi sentieri tracciati nel cuore dell’Himalaya meno conosciuto e frequentato, facendo anche nostro lo stupore e la gioia di un’autentica scoperta.